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A.S.D. Virescit
La casa degli orrori
La casa degli orrori
News pubblicata il 19-02-2017
 
   

Allievi CSI – Girone B
 
Oratorio Brusaporto - Virescit 4 - 2
 
 
 1. Vinciguerra Nicola     9.  Boughlem Omar
 2. Paruta Diego    10. Seghezzi Samuele
 3. Agostino Alessandro    11. Ferrari Francesco
 4. Ferrari Lorenzo    13. Amorelli Alessandro
 5. Flores Chavarria Kenny Alexander    14. Marras Alessandro
 6. Regonesi Mario    15. Mamani Quispe Axel
 7. Tiraboschi Alex    18. Cangiamila Salvatore
 8. Maraglio Riccardo    20. Khaddad Mohammed
 
 
Allenatore: D’Amore Filippo
 
Vice Allenatori: Ferrari Lorenzo – Mangili Luca
 
Brusaporto (BG) – 12 febbraio 2017 – ore 10,45
 
 
Intro - La casa degli orrori
Al Luna Park per chi vuole mettere alla prova il proprio coraggio un classico è costituito dalla Casa degli Orrori, un luogo solitamente buio in cui si sentono rumori e voci inquietanti e dove possono sbucare all’improvviso le creature più terrificanti come mostri, fantasmi, mummie ed altri personaggi spaventosi.
Alle volte succede che anche sui campi di calcio alcune squadre si infilino in partite buie piene di episodi terrificanti quanto quelli della Casa degli Orrori del Luna Park.
Alla Virescit Allievi CSI è successo sul campo dell’Oratorio Brusaporto domenica 12 febbraio.
Ecco gli orrori di quella casa.
 
Orrore numero 1: il fantasma dell’Uomo Ragno
Dal fischio dell’arbitro sono trascorsi all’incirca 40 secondi, ha battuto il calcio d’inizio la Virescit e la prima azione è di alleggerimento all’indietro verso il portiere.
Il portiere è Vinciguerra detto l’Uomo Ragno, una sicurezza assoluta, portierone dalle mille prodezze.
Solo che in campo oggi è sceso il fantasma dell’Uomo Ragno.
Pertanto al 40° secondo di gioco o giù di lì il fantasma dell’Uomo Ragno riceve palla all’interno della sua area.
Dovrebbe semplicemente rilanciarla con i piedi per lanciare i propri attaccanti oppure aprire su uno dei due esterni difensivi.
Invece effettua un rilancio di un metro forse neanche, depositando graziosamente la palla esattamente sui piedi dell’attaccante avversario, il quale deve semplicemente appoggiare in rete la palla così gentilmente regalata.
Dopo neanche un minuto di gioco Brusaporto 1, Virescit 0.
 
Orrore numero 2: l’Agomummia
Siamo al 17’ del primo tempo e la palla è nella metà campo della Virescit a metà strada tra la linea di centrocampo e il limite dell’area viola.
Nei pressi della palla c’è Agostino il quale dovrebbe calciare la palla in avanti e far ripartire l’offensiva dei propri compagni.
Viene però colpito da un malefico sortilegio mummificandosi all’istante nella posizione nella quale si trova.
Del sortilegio approfitta il numero 10 del Brusaporto il quale, favorito dalla improvvisa paralisi del difensore, si impossessa della palla ed entra in area scagliando un missile in direzione di Vinciguerra.
L’Uomo Ragno per un attimo si risveglia dal sonno catatonico del fantasma e piazza un paratone dei suoi, ma è anche sfortunato in questa occasione: la palla carambola sull’attaccante ed entra comunque in rete.
Brusaporto 2, Virescit 1.
Come diceva zio Vujadin (Boškov): “Quando segnano gli avversari c'è sempre qualche distrazione dei difensori.”.
 
Orrore numero 3: il Mostro di Loch Ness
22’ del primo tempo.
Rimessa laterale per il Brusaporto nella metà campo viola.
Flores Chavarria sulla fascia destra sembra fare buona guardia come al solito e l’intero reparto difensivo viola si sente tranquillo per questo.
Ma all’improvviso dalla palude acquitrinosa del campo emerge il Mostro di Loch Ness travestito da numero 10 dell’Oratorio Brusaporto.
Il Mostro arpiona la palla e si invola verso la porta, lasciando sul posto Flores Chavarria che osserva atterrito strabuzzando gli occhi.
Poi il Mostro, in velocità, entra in area e fredda senza pietà Vinciguerra deponendo in fondo al sacco il 3 a 1 per il Brusaporto.
 
Orrore numero 4: il Velociraptor
Siamo al 5' del secondo tempo.
È appena terminata senza esito una azione offensiva della Virescit e il portiere locale effettua un lancio lungo per far ripartire i suoi.
Per un maleficio di origine sconosciuta tutta la difesa viola resta con i piedi incollati per terra e immobile, senza più riuscire a muovere nemmeno un pelo delle sopracciglia.
Un Velociraptor che indossa una maglia con il numero 11 del Brusaporto si avventa sulla palla, semina il panico tra le belle statuine della difesa, irrompe in area e impallina Vinciguerra in disperata quanto vana uscita.
Brusaporto 4, Virescit 1.
 
La cronaca
Detto quanto riferito nell’intro facciamo anche un po’ di cronaca o quanto meno quello che ne resta, visto già il resoconto dei gol subiti dalla Virescit nella Casa degli Orrori.
Pronti, via e, come si è detto, la Virescit si trova subito sotto di un gol.
La squadra viola però reagisce e, anzi, per i successivi quindici minuti gioca e cresce fino a diventare padrona del campo.
Al 5' Boughlem ruba palla al limite dell’area, entra in area e il portiere in uscita gli frana addosso con azione quanto meno dubbia, anche se l’arbitro nulla fischia.
La Virescit preme e all’8’ agguanta il pareggio.
Seghezzi dal centro apre sulla sinistra per Ferrari Francesco il quale gli torna la palla. Seghezzi si aggiusta la palla sul piede e fa partire un gran tiro che si infila nell’angolino basso di sinistra della porta del Brusaporto. 1 a 1.
Al 12' punizione per un fallo commesso su Boughlem. Dall’angolo destro del limite dell’area batte Ferrari Francesco ma la palla è fuori.
Al 17' però la difesa viola regala al Brusaporto il pallone del 2 a 1.
È lì che si spegne la luce e la Virescit si perde definitivamente nella Casa degli Orrori.
Al 22' punizione da sinistra per il Brusaporto, il numero 7 dei locali irrompe in area e Regonesi si immola per chiudere.
Un minuto dopo il Brusaporto mette a segno il 3 a 1.
Nei successivi ventidue minuti del primo tempo non succede più nulla degno di nota da poter finire sul taccuino del cronista.
Il Brusaporto, pur senza creare ulteriori occasioni, fa buona guardia e controlla senza il minimo affanno un attacco viola che si incaponisce in dribbling pretestuosi e imbastisce azioni inefficaci che sfociano in tiri velleitari.
Si va così al riposo e tutti si aspettano che l’intervallo porti consiglio alla Virescit e che la stessa torni in campo dimostrando il suo valore quale prima in classifica.

Alla ripresa del gioco però si capisce subito che per la Virescit non è proprio giornata e che oggi i gradi di prima della classe non verranno adeguatamente onorati.
Dopo cinque minuti dal fischio di inizio la difesa viola regala l’ennesima occasione all’attacco del Brusaporto che ne approfitta senza pietà segnando il 4 a 1.
Un minuto dopo, con un sussulto di orgoglio, la Virescit riduce il distacco.
Francesco Ferrari da destra lancia Boughlem in area e il difensore locale per fermarlo lo stende come la pelle dell’orso nello chalet di montagna: rigore ineccepibile.
Batte lo stesso Boughlem sulla destra del portiere, il quale intuisce la traiettoria ma non ci arriva.
Brusaporto 4, Virescit 2.
Ma è solo un fuoco di paglia.
L’inerzia della partita è ormai tutta del Brusaporto, il quale controlla la partita senza affanni.
Al 10' Mamani lancia Boughlem in area, ma il tiro in velocità di questo ultimo finisce alto sulla traversa.
Al 14' Boughlem innesca Cangiamila il quale, entrato in area, viene atterrato senza troppi complimenti. Sarebbe un rigore sacrosanto, ma l’arbitro non concede.
Al 16' ci provano ancora in combinazione Seghezzi e Boughlem, ma il tiro a giro dal limite di questo ultimo finisce alto.
Poi non succede più nulla di rilevante fino agli ultimi minuti.
Al 32' Tiraboschi tira e il suo tiro viene ribattuto. Cangiamila si impossessa allora del pallone, ma il suo tiro viene deviato in calcio d’angolo
All’ultimo minuto poi Vinciguerra torna l’Uomo Ragno e, con un intervento da par suo, alza bene in angolo una pericolosissima punizione ben calciata dagli attaccanti del Brusaporto.
La partita finisce qui.
Gli Allievi Virescit, forse inebriati dalla cima della classifica, sono incappati nella classica giornata storta.
Per consolazione citiamo ancora il buon vecchio zio Vujadin: “Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0.”.
La partita ora gli Allievi Virescit l’hanno persa, non 6 a 0, bensì 4 a 2, che rappresenta comunque una pesante sconfitta.
Ma è chiaramente un episodio e non rispecchia il valore effettivo della squadra viola, la quale merita il primo posto in classifica per la sua qualità tecnica superiore.
Adesso gli Allievi viola devono solo ricominciare il loro cammino.
 
Vittorio Maraglio