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Mannequin Challenge
News pubblicata il 13-05-2017
Mannequin Challenge
Allievi CSI – Girone B Virescit – Cassinone 1 - 1
Allenatore: D’Amore Filippo Vice Allenatori: Ferrari Lorenzo – Mangili Luca Villaggio degli Sposi - Bergamo – 30 aprile 2017 – ore 11,00 (Teoricamente. In realtà 11,20, giusto per non perdere l’abitudine…) Prologo Da un po’ di tempo sui social impazzano video di persone, a gruppi più o meno numerosi, riprese in pose buffe o strane mentre stanno completamente immobili. Si chiama Mannequin Challenge, ed è diventato in breve un tormentone, che si è diffuso rapidamente in tutti gli Stati Uniti per arrivare poi in Europa. Le regole da seguire per realizzare un video di questo tipo sono semplici: filmare più persone possibili mentre stanno immobili e mettere come sottofondo la canzone “Black Beatles” di Rae Sremmurd (anche se alcuni hanno personalizzato la colonna sonora). La moda si è diffusa molto rapidamente, soprattutto nelle scuole e nelle squadre sportive. Anche alcuni personaggi famosi si sono dilettati, come Adele e gli ospiti del talk show “Late late show”. Perfino la (ancora allora) first lady americana, Michelle Obama ha voluto farsi filmare in versione congelata alla Casa Bianca insieme al cestista LeBron James e a tutta la squadra dei Cleveland Cavaliers. La Virescit Allievi non ha voluto esser da meno. Ma come, hanno pensato i ragazzi viola, fanno un Mannequin Challenge alla Casa Bianca e noi no? Lo fanno le squadre sportive di grido e noi no? Il problema è che non hanno compreso che le squadre sportive di eccellenza il Mannequin Challenge lo fanno negli spogliatoi. Loro invece l’hanno fatto in campo. Secondo minuto del secondo tempo di Virescit – Cassinone in data 30 aprile 2017: un giocatore ospite se ne va sulla fascia destra e mette in mezzo un pallone che è un tiro-cross, non si sa se più tiro che cross o viceversa, perché in realtà è una palla di non grande potenza, per esser banali potremmo dire né carne né pesce. La difesa viola potrebbe respingere senza problemi, ma i ragazzi banali non vogliono essere. Tutti e tre i difensori in linea ed il portiere si bloccano in un Mannequin Challenge perfetto, il primo che si sia mai visto fatto durante una partita, e scusate se è poco. L’attaccante del Cassinone riceve quindi la palla in area. La stoppa e si guarda intorno smarrito, timoroso di essere stato pescato in un clamoroso fuorigioco, perché altrimenti, pensa, non si spiegherebbe questa assoluta immobilità dei difensori e del portiere. Ma l’attaccante in fuorigioco non è, né l’arbitro ha fischiato alcunchè. Il ragazzo ci pensa ancora un attimo, poi capisce che è un Mannequin Challenge, anche se non c’è la colonna sonora di Rae Sremmurd. In realtà non gli sembra molto bello approfittarne, però, dice, già che son qui, la appoggio in rete, segno e ringrazio. Virescit – Cassinone 0 a 1, Mannequin Challenge storico, unica variante la colonna sonora: niente “Black Beatles”, solo gli ululati di disappunto dei sostenitori Virescit, i quali attoniti di fronte a tale gol stanno. La cronaca Adesso entriamo in cronaca e vediamo cosa sia successo prima e dopo lo sciagurato Mannequin Challenge. Anche se a dire il vero sia prima che dopo non è che sia successo un granchè. La Virescit risente dell’aria primaverile e si presenta in campo svogliata e distratta. Il Cassinone invece fa la sua onesta partita senza fronzoli, niente di esaltante ma efficace: una discreta copertura in difesa, un buon contenimento a centrocampo e qualche spunto in attacco (per quanto a parte il gol graziosamente donato dalla difesa di casa, altre occasioni sostanzialmente non ne abbia create). Come ciliegina sulla torta gli ospiti mettono il loro portiere, il quale si guadagna la pagnotta per questa partita e anche per tutto il campionato prossimo, considerato che in almeno quattro occasioni salva la propria porta con interventi miracolosi. Perché è vero che la Virescit era distratta, ma ogni volta che tornava in sé e imbastiva qualche azione da par suo per il Cassinone eran dolori. Nel primo tempo di queste azioni se ne possono segnalare quattro e sono tutto quanto di buono del primo tempo si possa raccontare:
Il secondo tempo si apre con l’epico Mannequin Challenge descritto nel Prologo. Poi è praticamente solo Virescit che per quanto non in giornata di grazia fa vedere la differenza di caratura. Al 4' Cangiamila lancia Boughlem in campo aperto. L’attaccante viola mette il turbo ed in velocità entra in area sparando un proiettile: l’intervento del portiere ospite che evita il gol è da applausi a scena aperta. Al 8' Cangiamila ci prova con un tiro che il portiere non trattiene, ma nessuno dei giocatori viola ne approfitta. Due minuti dopo l’unica altra vera occasione per il Cassinone: punizione da sinistra che spiove in area, la difesa della Virescit gioca a “è mia” - “è tua” - “è sua” - “ma di chi è?”, la palla sfila davanti a tutto lo specchio della porta, ma nessun attaccante del Cassinone interviene. Al 14' punizione dal limite per la Virescit. Flores Chavarria la tocca per Boughlem, il quale eietta un missile terra – terra verso la porta degli ospiti: il portiere vola a togliere letteralmente la palla dall’angolino basso della porta. Al 21' invece ancora su punizione (da destra) ci prova direttamente Ferrari Francesco: la palla è indirizzata esattamente nel sette della porta, ma ancora una volta il portiere del Cassinone sfodera un intervento magistrale e devia in corner. La partita prosegue così, tra accelerazioni estemporanee della Virescit, affidate più ad estri improvvisi dei singoli che ad azioni ragionate, e ordinato contenimento da parte del Cassinone. Poi al 27’ uno sparo nel buio. Dalle retrovie Flores Chavarria fa un rilancio lungo dei suoi, Mamani raccoglie sulla fascia destra e, dopo aver ubriacato tre difensori portandoli al bar, mette in area un pallone bellissimo, teso e poco al di sopra del pelo dell’erba. Boughlem irrompe in area e al volo di piattone infila l’angolino destro della porta, rendendo vano il tuffo disperato del portiere che questa volta proprio non ci può arrivare, talmente bello e angolato è il tiro. 1 a 1, pareggio sudato e meritato per la Virescit che per quanto spenta ha sicuramente creato molte occasioni in più degli avversari. Poi, fino al fischio finale, tutto il resto è noia, maledetta noia. Vittorio Maraglio |
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