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A.S.D. Virescit
La presenza del pursèl (nel senso del maiale)
La presenza del pursèl (nel senso del maiale)
News pubblicata il 04-03-2017
 Allievi CSI – Girone B
 
Virescit – Nuova Polisportiva Orio 2 - 1
 
 
 1. Vinciguerra Nicola     9.  Boughlem Omar
 2. Paruta Diego    10. Seghezzi Samuele
 3. Cangiamila Salvatore    11. Tiraboschi Alex
 4. Ferrari Lorenzo    13. Agostino Alessandro
 5. Flores Chavarria Kenny Alexander    14. Marras Alessandro
 6. Osmanaj Mentor    15. Amorelli Alessandro
 7. Ferrari Francesco    20. Khaddad Mohammed
 8. Mamani Quispe Axel    
 
 
Allenatore: D’Amore Filippo
 
Vice Allenatori: Ferrari Lorenzo – Mangili Luca
 
Villaggio degli Sposi - Bergamo – 19 febbraio 2017 – ore 11,00 (una volta forse, chissà, effettivamente alle 11,00 la partita inizierà. Oggi è iniziata alle 11,15)
 
 
Antefatto – Parte 1
La lotteria più pazza del mondo
 
Solo un genio come Attilio Belloli, dirigente Virescit doc, avrebbe potuto inventare una lotteria dove il primo premio fosse rappresentato da un pelouche della Trudi avente le fattezze, invero assai simpatiche, di un porcello.
È una follia pensare che qualcuno possa comprare i biglietti della lotteria ardendo dal desiderio di vincere il suddetto maiale, per quanto della Trudi (e sicuramente, date le dimensioni, anche di un certo valore).
Ma il luciferino Belloli conosce i suoi polli.
La lotteria in questione era la lotteria della cena sociale della Virescit, con tutte le squadre radunate.
Tra queste la squadra Allievi, lo staff della quale (allenatori e giocatori tutti), geniale come il suo dirigente, ha ben pensato che quel pelouche potesse rappresentare la mascotte ideale.
Basta con i soliti leoni e le vetuste tigri, finita l’epoca delle bollite aquile e dei decaduti tori.
Quale è la moderna mascotte ideale? Un bel maiale!
Ecco allora che i nostri si mettono all’opra e, facendo colletta di squadra, cercano di acquistare il maggior numero possibile di biglietti, al fine di poter vincere il maiale.
E tanto fanno e tanto brigano che alla fine il maiale lo vincono davvero.
Il porco (inteso nel senso di animale) viene affidato a capitan Maraglio perché lo custodisca in attesa di poterlo utilizzare quale portafortuna [poichè il presente articolo potrebbe essere letto anche in periodo di fascia protetta, non vengono qui riportati i commenti della genitrice del capitano alla vista dell’ingombrante mascotte che andava ad aggiungersi a tutto quanto già ricopre nella sua interezza la scrivania ed il letto del capitano, disciplinato in campo, ma ben poco ordinato (eufemismo) nella gestione degli spazi della propria camera].
 
Antefatto – Parte 2
La presenza del pursèl
 
Alla seconda giornata del girone ritorno sembra essere decisamente giunto il momento di calare l’asso della presenza del maiale.
Nell’ultima giornata del girone di andata la Virescit Allievi è andata a pareggiare soffrendo sul campo del Torre de’ Roveri, mentre nella prima di ritorno ha ben pensato di farsi del male giocando una partita orrida contro l’Oratorio Brusaporto, il quale, incredulo di tanta grazia, ne ha approfittato per vincere 4 a 2.
A questo punto il gioco si fa duro e i duri iniziano a giocare, ma nel frattempo qualsiasi mezzo, scaramanzie e riti sciamanici compresi, va bene per cercare di tornare ai fasti del bel gioco e delle vittorie.
Capitan Maraglio nella seconda giornata di ritorno sarà in tribuna e non in campo per squalifica, ma gli viene affidato un compito importante: occultare il pursèl mascotte nella sacca (tanto vuota) al fine di portare il maiale negli spogliatoi dove potrà effondere i suoi influssi benefici sugli Allievi Virescit tutti, all’insaputa degli avversari della Nuova Polisportiva Orio.
Non ci dovete fare troppo caso.
È una società calcistica così, la Virescit: quelli troppo normali non li vogliono proprio.
Il che, come diceva il buon Giovannino Guareschi, è bello e istruttivo.
 
La cronaca
 
Spiegato l’antefatto ecco che possiamo entrare in cronaca.
Inizio contratto di entrambe le squadre.
I ragazzi della Virescit si lasciano purtroppo condizionare nella loro testa dal ricordo della sconfitta patita all’andata, quelli dell’Orio invece iniziano cauti perché all’andata avranno pur vinto ma ora giocano in realtà sul campo della prima in classifica.
Con queste premesse di bel gioco non è che se ne veda molto.
La Polorio sfrutta alcuni rimpalli fortunosi per arrivare un paio di volte in zona tiro, ma con tiri sempre deboli e innocui.
La Virescit sfrutta alcune folate offensive di Boughlem, decisamente però velleitarie e senza gran costrutto.
Al 7' ci prova Ferrari Francesco con una punizione delle sue ma la palla esce a lato della porta, anche se non di molto.
Al 16’ ci riprova ancora Ferrari Francesco, il quale servito su rimessa laterale da Mamani si gira e tira a botta sicura: gesto atletico pregevole, ma palla a lato.
Al 20' su punizione tenta invece Boughlem. Il tiro è potente ma lambisce il palo destro e si perde sul fondo.
Il predominio territoriale è viola, anche se sterile di occasioni.
Al 21’ una bella azione corale dei viola: Khaddad se ne va sulla fascia sinistra e mette in mezzo per Mamani, il quale appoggi a Ferrari Francesco, ma il tiro di quest’ultimo, per quanto da posizione favorevole, è fuori.
Al 22’ finalmente da cenni vita anche la Polorio: su un bel passaggio filtrante che lancia un attaccante verso l’area viola Vinciguerra esce con tempismo e sicurezza e chiude.
Poi la Virescit riprende le redini del gioco e detta legge.
Al 30' batte Ferrari Francesco dalla bandierina dell’angolo e Khaddad tenta una semirovesciata senza grande successo: fuori.
Al 32’ Boughlem, partendo dalla propria metà campo, galoppa nella prateria ed entra in area a tu per tu con il portiere, dopo aver seminato tutti: il portiere è bravissimo, non va giù fino alla fine e piazza una gran parata ad opporsi al tiro potente di Boughlem, salvando la propria porta.
 Un minuto dopo è Khaddad che crossa in maniera perfetta per Boughlem che si trova da solo in mezzo all’area davanti al portiere. È una occasione favorevolissima, quasi un rigore in movimento, ma purtroppo Boughlem non inquadra lo specchio della porta e spreca tutto.
Sembra che le squadre siano destinate ad andare al riposo sullo 0 a 0, ma così non è.
Al 35’ e ultimo minuto, Tiraboschi, su una casuale palla vagante, si inventa un colpo di tacco artistico che libera Ferrari Francesco in area davanti al portiere. Tocco di rapina di Ferrari e gol.
Virescit in vantaggio e squadre  negli spogliatoi.
 
Alla ripresa del gioco l’andamento resta simile a quello del primo tempo.
Supremazia territoriale della Virescit senza grandissima incisività, quale rara folata offensiva della Polorio.
Al 2' c’è subito una grande occasione per i viola: Boughlem viene atterrato in area e sarebbe un rigore netto, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e fa proseguire.
Sul ribaltamento di fronte invece la difesa della Virescit si prende una pausa caffè, così che, su un cross dalla destra dell’attacco oriense, la palla attraversa tutta l’area, danzando pericolosamente davanti alla porta di Vinciguerra, senza che nessun difensore intervenga.
Fortunatamente per i padroni di casa, nessuno dell’Orio ne approfitta e la palla si perde sul lato opposto.
Al 6’ Ferrari Francesco prova a fare tutto da solo: se ne va sulla fascia destra, si accentra e tira. Tiro abbastanza forte, ma centrale, il portiere ospite para.
Un minuto dopo però la Virescit raddoppia: su una rimessa laterale, Ferrari Lorenzo si inventa una rovesciata tanto improbabile quanto spettacolare e serve in mezzo all’area Boughlem.
Il quale stavolta senza troppi complimenti mette in rete il 2 a 0.
Si potrebbe pensare che si chiuda così la partita, ma agli Allievi della Virescit le cose facili non piacciono proprio.
Ecco quindi che, neanche il tempo di esultare e, sulla azione successiva, l’Orio accorcia le distanze.
L’attaccante oriense se ne va sulla fascia sinistra ed entra in area.
Vinciguerra esce, ma deve aver utilizzato i guantoni da portiere per riparare la moto e devono essere rimasti sporchi d’olio.
Infatti non trattiene la palla che sembrava essere sua senza problemi e l’attaccante ospite a quel punto deve solo mettere in rete: 2 a 1, palla al centro.
Al 10’ Ferrari Francesco vuole il gol a tutti i costi. Entra in area e ubriaca tre difensori, i quali, in preda ai fumi dell’alcol, lo abbattono platealmente. Rigore ineccepibile.
Tira lo stesso Ferrari Francesco, ma l’esecuzione non è certo da manuale: tiro centrale e poco potente, il portiere para.
La Virescit mantiene il predominio, poi ogni tanto si distrae.
Al 15’ il numero 4 dell’Orio si ritrova da solo in mezzo all’area dimenticato dalla difesa viola uscita un attimo per andare a bere uno Spritz, ma non trova di meglio che mettere fuori un pallone più facile da metter dentro che da sbagliare.
L’Orio sembra però rassegnato.
Il gioco si fa frammentario e gli spunti di cronaca rari.
Al 30’ Cangiamila lancia Boughlem in area, ma il tiro di quest’ultimo è fuori di metri.
Al 35’ il numero 10 dell’Orio, in posizione netta di fuorigioco non rilevata dall’arbitro, mette fuori di poco.
L’ultima occasione è invece della Virescit.
Al 38’, in pieno recupero, Boughlem si trova in area da solo, ma spara addosso al portiere e la partita termina con il risultato di Virescit 2, Polorio 1.
Migliore in campo per i viola Virescit: il maiale.
Al quale ora bisognerà anche trovare un nome.
Apriamo un concorso.
 
Vittorio Maraglio